Dialogo delle Lingue - Sperone Speroni

280,00 €

Dedicato alla bellezza della lingua italiana.

La lingua, ci insegna Sperone, cambia, vive, respira. Essa è la vera casa di un popolo, il monumento più prezioso.

Il Dialogo, ambientato nel Cinquecento, mette in scena un arguto e vivace dibattito tra sostenitori della perdurante superiorità del latino e del greco, e fautori del volgare, oramai pienamente affermato.

Tiratura di 118 esemplari numerati composti a mano in caratteri mobili, lettera per lettera.

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A cura di Carlo Ossola.



Questo è un esemplare della tiratura di 118 esemplari impressi su carta Magnani vergata crème di puro cotone.

Inoltre, per una tiratura totale di 144 esemplari numerati, sono stati impressi:

- 16 esemplari su carta al tino Magnani vergata avorio di puro cotone (immagini e prezzi su richiesta);

- 9 esemplari su carta a mano Alcantara di Sicilia di puro cotone (immagini e prezzi su richiesta);

- esemplare unico su carta a mano Roma di Fabriano vergata crème (non disponibile).



Un volume nel formato 8vo (cm 16x25) di 100 pagine composte a mano con l'esclusivo corsivo corpo 12 Tallone, inciso a mano su punzoni da Charles Malin a Parigi nel 1949 su disegni di Alberto Tallone:

Il celebre filosofo e oratore padovano Sperone Speroni (Padova 1500-1588) fu una figura di riferimento per tutto il mondo rinascimentale; fondatore e membro di circoli intellettuali ad Urbino come a Roma, attraversò da protagonista l’intero secolo.

Il suo Dialogo delle Lingue è da considerarsi una delle opere più rappresentative del suo secolo. Sulla cornice della crescente dottrina cinquecentesca dello Stato-nazione, il Dialogo delle Lingue segnò infatti una tappa importante verso la necessità dell’affermazione di una lingua nazionale. Una lingua che, diversamente dal volgare quale era stato all’epoca dei grandi trecentisti, è oramai una lingua esemplare da imitare ed apprendere in base a norme univocamente definite.
Pubblicato nel 1542, il Dialogo ebbe un immediato successo che varcò i confini della lingua italiana. In particolar modo, fu in più punti ripreso alla lettera da Joachim du Bellay nella sua Deffence, et illustration de la langue françoyse, considerato un caposaldo della ‘delatinizzazione’ in favore dell’affermazione delle lingue nazionali. 

Sull’importanza, mai tramontata, mai interamente riconosciuta, del Dialogo delle lingue basti ricordare la nota attenta e autorevole del Leopardi nel suo Zibaldone: “Della bassa opinione in cui fino nel Cinquecento era tenuta la lingua italiana (detta allora, quasi per disprezzo, volgare) e la sua capacità e nobiltà e degnità ed efficacia e ricchezza e potenza e possibilità di crescere ec. e il suo stato d’allora […], vedi il Dialogo delle Lingue dello Speroni, tutto, ma particolarmente dal principio del discorso tra il Lascari e il Peretto, sino al fine del dialogo”.

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In conformità all'edizione originalele 70 pagine del dialogo sono state composte senza capoversi né interruzioni di sorta. Ogni pagina, dalla prima all’ultima, è una colonna di testo compatta, che complica il lavoro del compositore a mano quando si appresta a correggere  il testo, poiché le eventuali modifiche da apportare in fase di correzione delle bozze possono comportare rimaneggiamenti di molte righe, se non addirittura di intere pagine.

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Il volume è inserito in un doppio cofanetto rigido realizzato a mano su misura, rivestito esternamente con carta Ingres e recante sul dorso il titolo impresso tipograficamente.

La composizione a mano fa di questa edizione un primato nell’editoria contemporanea. 
Impressa su carte artigianali a lunga conservazione e cucita a mano per durare nel tempo, questa edizione è allestita nel più antico atelier tipografico al mondo in funzione, dove tradizione e estetica moderna si fondono per permettere la migliore esperienza di lettura possibile.
L’editore non impiega i rapidi sistemi di composizione a tastiera monotype e linotype, né il fotopolimero, che consente di trasferire composizioni digitali su cliché di plastica.

Scheda tecnica

Dimensioni (cm)
16x25
Caratteri
composto a mano con il corsivo corpo 12 Tallone – inciso a mano su punzoni da Charles Malin a Parigi – e il tondo corpo 10 Garamond, inciso a mano su punzone da Henri Parmentier a Parigi.
Carta
carta Magnani vergata crème di puro cotone.
Numero di pagine
100
Tiratura (n° di copie totali)
118
Peso (kg)
0,7