Pensieri sull'arte - Ingres

250,00 €

Prezzo speciale per prenotazioni entro il 15 GIUGNO 2025. In uscita a metà LUGLIO 2025.

Edizione limitata a 209 esemplari numerati, composta a mano in caratteri mobili.
La composizione a mano del testo, una lettera per volta, ha comportato l’utilizzo di 126.000 caratteri, facendo di questa edizione un primato nell’editoria.
I pensieri sull’arte di Ingres costituiscono una delle opere di poetica più significative del mondo moderno, strutturata come raccolta di aforismi e brevi riflessioni sulla pittura, l’arte e la musica
Ingres identifica l'arte con la bellezza e depreca l'allargamento della sfera estetica al brutto e al negativo. Avverte quindi i limiti e i rischi dell'arte moderna, che vuole essere espressione individuale, prima che rappresentazione oggettiva.
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(*) non comportano costi aggiuntivi

 

Spese di spedizione calcolate nella fase di acquisto successiva

Su richiesta e senza costi aggiuntivi, gli esemplari prenotati includeranno una dedica a stampa personalizzata (ad es.“Esemplare stampato per Mario Rossi”), che sarà composta a mano e impressa sul libro.
TIRATURE:
Di questa edizione saranno impressi 209* esemplari numerati, di cui 114 su carte Ingres, 85 su carte Bugra e un esemplare su carta al tino. 
(*) In fase di stampa e confezionamento il numero di esemplari qui previsto potrebbe variare di poche unità.
La carta Ingres è così chiamata perché l’omonimo artista la prediligeva per i suoi disegni. La cartiera francese Canson & Montgolfier continua a produrla, allora come oggi. La Ingres si caratterizza per una marcata vergatura, costituita da una fitta trama di coste verticali e orizzontali che risaltano controluce. 
Simile alla Ingres, la carta Bugra presenta una vergatura leggermente meno fitta e pronunciata.
Entrambe sono carte a lunga conservazione, prive di acidi.
Gli esemplari saranno così ripartiti:
.70 esemplari stampati su Bugra bianca, prodotta da Hahnemühle (€ 250: prezzo di lancio fino al 15 giugno; dopodiché € 300)
.70 esemplari stampati su Ingres bianca pesante (150 g/m2), prodotta da Hahnemühle (€ 270: prezzo di lancio fino al 15 giugno; dopodiché € 320)
.30 esemplari stampati su Ingres Vidalon grigio-cielo, prodotta da Canson (€ 320: prezzo di lancio fino al 15 giugno; dopodiché € 380)
.24 esemplari stampati su Bugra grigia, prodotta da Hahnemühle (€ 350: prezzo di lancio fino al 15 giugno; dopodiché € 420)
.14 esemplari stampati su Ingres Vidalon grigio-rosata, prodotta da Canson (€ 400: prezzo di lancio fino al 15 giugno; dopodiché € 470)
.esemplare unico non in vendita.
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Edizione in lingua italiana. Traduzione dal francese e postfazione di Elena Pontiggia.
Poche pagine sono percorse come queste da una tensione metafisica: nei suoi pensieri non parla soltanto dell'arte della sua epoca, ma dell'arte senza tempo e senza aggettivi, dell'arte che è “eterna e unica”, come unica ed eterna è la bellezza della natura
Ingres formò il suo stile in Italia studiando l'antico e Raffaello. Trascorse due decenni della sua vita a Roma, dove rivestì per sei anni la carica di direttore dell’Accademia di Francia (Villa Medici).
Un volume nel formato 8vo (15,5x28cm) di 120 pagine composte a mano con i tipi Garamond corpo 14 e corpo 10, incisi a bulino da Henri Parmentier nel 1914 e fusi da Deberny&Peignot a Parigi.

L’editore non impiega le matrici di plastica a rilievo (fotopolimero), che imitano la stampa tipografica e che costituiscono oggi la prassi nell’editoria di pregio. Egualmente non ricorre alle macchine compositrici monotype e linotype, anch’esse spesso spacciate per tipografia manuale. 
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Il volume è inserito in un doppio cofanetto rigido realizzato a mano su misura, recante sul dorso il titolo impresso tipograficamente.
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L’editore Tallone è una delle pochissime realtà artigianali presso cui l’arte gutenberghiana del libro composto a mano è mantenuta intatta.
Questa edizione da collezione è allestita in una delle più antiche stamperie al mondo in funzione, fondata a Digione sul finire del 1700. Stampata su carta di pregio a cucita a mano, essa costituisce un regalo elegante e prestigioso destinato a durare nel tempo. 

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PENSIERI SULL'ARTE - INGRES
“I materiali dell’arte sono a Firenze, i risultati a Roma” - Ingres
“Andate dai maestri, parlate con loro e vi risponderanno, perché sono ancora vivi” - Ingres
Omero è l’origine e il modello di tutta la bellezza, sia nell’arte che nella letteratura” - Ingres
“Vivere con saggezza, limitare i propri desideri e credersi felice vuol dire esserlo davvero. Viva il giusto mezzo! È la condizione di vita migliore. Il lusso corrompe le qualità del cuore, perché disgraziatamente è vero che più si ha più si vorrebbe avere, e meno si crede di avere. Se non ci si disperde stupidamente nel cosiddetto «mondo» si può vivere con i pochi amici che ci si è scelti per affinità e per esperienza; praticare piacevolmente le arti; riempire ogni istante con la letteratura e le conoscenze, che ci rendono diversi dagli altri. Le fonti di queste gioie sono inesauribili. Ecco, secondo me, l’uomo felice, il vero saggio, la vera filosofia” - Ingres 
“Mi hanno raccontato che Beethoven andava spesso a passeggiare nei dintorni di Vienna per trovare ispirazione. Era quasi sordo. Un giorno si inginocchia per strada a scrivere quello che nella sua mente ha appena composto. Arriva un funerale con un folto corteo: Beethoven non si muove. Le preoccupazioni del suo genio, prima ancora che la sordità, lo estraniano da quanto gli accade intorno. Il funerale si ferma: «Aspettiamo che finisca» dicono tutti, e infatti attendono che si sia rialzato. Che bell’omaggio a questo grande uomo! Il fatto è che il genio, quando lavora, comunica con Dio stesso. Ecco cosa pensa il popolo viennese, che è supremamente religioso: ecco perché questo popolo ha potuto senza empietà fare inchinare un morto davanti a un vivo” - Ingres 
Raffaello e Tiziano occupano indiscutibilmente il primo posto fra i pittori, eppure hanno considerato la natura da punti di vista diversissimi. Entrambi hanno avuto il privilegio di allargare lo sguardo su tutte le cose: ma il primo ha cercato il sublime dov’è veramente, nelle forme, il secondo nel colore”- Ingres
“Nel Seicento sembra che l'Italia, quasi stanca delle sue glorie, si riposi e ceda al nostro paese la sua potenza, i suoi trionfi. I Carracci e il Domenichino chiudono le porte del tempio. Ed è un francese, Nicolas Poussin, che eredita l'autorità dei maestri italiani e i loro privilegi, ma con un'altezza e originalità di visione, una profondità di pensiero e un'arte ammirevoli. Poussin! Uomo esemplare per il suo carattere, e pittore tra i più grandi del mondo” - Ingres

Scheda tecnica

Dimensioni (cm)
15,5 x 28 cm
Tiratura (n° di copie totali)
200 esemplari numerati